Il bene di una Nazione

.Chi governa dovrebbe, dico dovrebbe, puntare al benessere di un popolo e quel benessere deve necessariamente essere amministrato come la logica impone e cioè quella del buon padre di famiglia. I partiti al potere devono amministrare bene e l’opposizione dovrebbe mirare ad evidenziare ciò che non è nella logica del buon padre di famiglia. Questa è la democrazia, ovvero il governo del popolo.
Nella realtà questo non avviene e lo scontro che ora avviene tra il governo e l’opposizione è indirizzato a mettere ora l’uno ora l’altro nelle condizioni di non nuocere al grande manovratore, anzi ad accrescerne il potere.
Negli anni passati, nella tanto odiata prima repubblica, l’opposizione è riuscita a migliorare ciò che era migliorabile nelle decisioni di chi governava e lo scambio tra governo ed opposizione avveniva come tra persone che pur avendo una diversa visione dell’organizzazione sociale rispettavano ed accoglievano le proposte dell’altro, quando queste erano in sintonia con una logica governativa che non negasse la logica del buon padre di famiglia.
Allo stato attuale possiamo notare che il cinquanta per cento, circa, della popolazione, avente diritto al voto, non si reca alle urne e questo dovrebbe significare qualche cosa per i moderni ed attuali politici, invece avviene il contrario e questi ne raccolgono il lato, per loro positivo, perché le minoranze che riescono ad aggregare più adepti, vuoi per i residui delle ideologie, vuoi per gli interessi dei singoli gruppi, vincono con percentuali che rapportate al cinquanta per cento dei votanti, risultano gonfiate. Un venti per cento ottenuto alle lezioni attuali vale un dieci per cento delle passate elezioni. Ed ecco che una minoranza decide per il gran gruppo degli “assenti”.
E’ di sicuro una democrazia malata da basso impero e che prelude a situazioni che risulteranno non più gestibili. Spero di sbagliarmi.

Buona saggezza.