Putin e la Chiesa Ortodossa Russa

Nonostante le violazioni democratiche, se pur ci sono state, la “vittoria” di Putin è a mio parere frutto della grande coalizione politica tra il potere imperante in Russia e il patriarcato ortodosso.

I Russi hanno, sicuramente, subito pressioni da parte del Patriarcato Russo a votare in favore di Putin. Esiste questa dualità politica ed è orientata su binari precostituiti, dove la ricerca di ipotetici Valori da contrapporre all’Occidente “malato” e “corrotto” serve da volano per coprire ragioni politiche che vogliono, a parere di Putin, la Russia accerchiata da una NATO sempre più a ridosso del territorio ex sovietico.

In verità errori politici da parte dell’Occidente ci sono stati e questo trova la propria ragione d’essere nelle politiche americane (non dimentichiamo che Reagan ipotizzò, come si è avverato, un teatro di guerra limitato all’Europa, ma di questo non parla nessun osservatore politico!). L’analisi potrebbe continuare ma occorre trovare un filo che sbrogli la matassa ingarbugliata che si è creata e in questo dobbiamo ragionare che se esiste una dualità politica ( il Patriarcato russo e Putin) a questa dualità occorre che si manifesti un’altra dualità.

Ecco che al Vaticano, con le parole del Papa, fraintese e male accolte, bisogna dare un seguito, magari costruendo percorsi con il patriarcato dove la “comune” fede possa essere la tangente che unisce anziché dividere. Credo che sia una strada percorribile e fino ad adesso non considerata. Nessun dittatore regge da solo perché abbisogna di almeno una rete di fedelissimi e di un substrato di funzionari altrettanto fedeli. Questi vengono tenuti su da una rivalità che il dittatore costruisce tra di loro e che li rende bisognosi di manifestare il loro ruolo con spirito attento e “costruttivo”. Putin non è un “unum ens” e cioè un’entità unica.

E’ chiaro che il potere regge su “magis unitum” ovvero su più unità e di queste una componente importantissima è il patriarcato russo. Mi chiedo perché nei talk show televisivi non si affronti questo aspetto.

Forse perché più che analizzare bisogna fare spettacolo e mormorio paesano. Buona saggezza.